Sabato 28 marzo, alle 18, nella sala convegni del THotel (via dei Giudicati 66, Cagliari – per motivi tecnici solo questo incontro non si terrà nei locali della Biblioteca Provinciale Emilio Lussu), si svolgerà il quarto dei dieci incontri del progetto di promozione della lettura “Parole simboli narrazioni tra scritture e neuroscienze”.
“Parole simboli narrazioni tra scritture e neuroscienze” è il titolo dell’iniziativa promossa dalla Biblioteca Provinciale Emilio Lussu nell’ambito delle attività di promozione alla lettura con particolare attenzione, in questo caso, ai rapporti tra letterature e scienze, e supportata, come partner, dalle associazioni “Scienza-società-scienza”, “Il teatro del segno” e “Appariscienza”.
Il neuroscienziato Giovanni Biggio e la scrittrice Milena Agus affronteranno il tema del vivere borderline come modus vivendi spesso (e in maniera più o meno conscia) presente nelle pieghe delle nostre vite a partire dal libro di Milena Agus “Sottosopra”. Il tutto si svolgerà nell’incontro dal titolo “Una vita borderline”. L’argomento sarà affrontato da due punti di vista: quello del neuroscienziato e quello della finzione letteraria: due modi diversi ma con molte intersezioni nel modo di leggere la realtà.
Che cosa significa vivere borderline? Essere ai margini della società? O sentirsi ai margini? O tutti e due? È un problema di norme sociali, quindi legato a un contesto storico geografico, oppure ha anche significati altri, forse più profondi? È necessariamente un valore di segno negativo e in che modo coinvolge la nostra personalità, e come la modifica? In che senso il rapporto con l’ambiente modifica noi stessi e il modo di essere della nostra personalità o delle nostre personalità? E come tutto questo passa attraverso la nostra mente? Ha senso parlare di varie e differenti personalità in ognuno di noi, pur all’interno di un quadro non patologico? Quante volte ci si è ritrovati a pensare un’azione o un comportamento fuori dalle righe? E quante volte in (apparentemente) piccole cose lo abbiamo adottato? Allora la domanda è semplice: siamo tutti anche un po’ borderline e se sì in che senso? O è una domanda priva di senso?
Giovanni Biggio, neuroscienziato, anche lui proveniente dalla scuola fondata da Gian Luigi Gessa (è stato il suo primo assistente). Tra i tanti incarichi Biggio è stato professore ordinario di Neuropsicofarmacologia dal 1980 presso l’Università degli Studi di Cagliari; ProRettore con delega alle Relazioni Internazionali -Università di Cagliari dal 1987 al 1990; Direttore del Dipartimento di Biologia Sperimentale “B. Loddo” dal 1990 al 1999; Socio Fondatore e Segretario Esecutivo della Società Italiana di Neuroscienze dal 1984 al 1994; Past President della Società Italiana di Neuropsicofarmacologia; Membro European College of Neuropsychopharmacology (ECNP) dal 2003 al 2008; Presidente – Società Italiana di Neuropsicofarmacologia dal 2008; Membro America College of Neuropsychopharmacology dal 2009. Biggio è inoltre autore di oltre 400 pubblicazioni su autorevoli riviste scientifiche tra le quali: Science, Nature, Proc. Natl. Acad. Sci. (USA), è considerato uno dei più autorevoli esperti nel meccanismo d’azione degli psicofarmaci.
Milena Agus, il suo primo romanzo Mentre dorme il pescecane (2005) ha avuto due ristampe in pochi mesi, ma è stato Mal di pietre (2006) il libro che l’ha rivelata al grande pubblico (tradotto in cinque lingue, è stato in testa alle classifiche in Francia, dove è stata promossa a notorietà internazionale). Mal di pietre è stato finalista al premio Strega, al premio Campiello e al premio Stresa di Narrativa. Tra i suoi romanzi Ali di babbo (2008), La contessa di ricotta (2009) e Sottosopra. Tra le opere di saggistica Perché scrivere. I suoi libri sono tradotti in tutto il mondo. Milena Agus insegna italiano e storia in un liceo di Cagliari.
Anche l’incontro di sabato 28, presentato e coordinato dall’ideatore dell’iniziativa Roberto Paracchini, sarà accompagnato da letture del libro da cui si prende spunto fatte dall’attrice-cantante Rossella Faa.