Venerdì 18 marzo alle ore 18 terzo appuntamento della rassegna culturale Scienza e fantascienza tra conoscenza, inquietudine e meraviglia promossa dalla Biblioteca Provinciale nell’ambito dei programmi di promozione della lettura, ideata e coordinata dal giornalista scientifico Roberto Paracchini.
Il terzo incontro-dibattito, dal titolo La biblioteca come universo, Jorge Luis Borges maestro di fantasia, logica e metodo scientifico, si terrà presso la sala conferenze della Biblioteca Provinciale, parco di Monte Claro, ingresso in auto da via Mattei.
Da Aleph a Il libro di sabbia, da La biblioteca di Babele e Il giardino dei sentieri che si biforcano (racconti contenuti in Finzioni, sino a L’altro (della raccolta Il libro di sabbia), “il senso dei libri non sta dietro di loro – scrisse Borges – ma davanti e in noi”, ogni lettura modifica il libro e modifica il passato. Tentare di entrare nella narrative di Borges è come fare una suggestiva partita a scacchi col quasi impossibile; ma con un “quasi impossibile” che in Borges meticcia fantasia onirica con riflessione scientifica e logiche lucidamente coerenti. Ma in che senso uno scrittore così funambolico, surrealista per alcuni, metafisico per altri, saggista intrigante e sotto traccia per altri ancora, in cui la costruzione di perfette strutture narrative spesso implode trasportandoci in dimensioni inaspettate…; in che senso questo gigante della letteratura del Novecento può essere avvicinato alla fantascienza e diventare stimolo potente anche per la ricerca scientifica?
Di questi problemi si parlerà venerdì 18 marzo alle ore 18 nella sala conferenze della Biblioteca provinciale con Gianni Marilotti (scrittore, vincitore del premio Calvino con alcune delle sue opere trasposte in rappresentazioni teatrali; e docente di filosofia nei licei) e Monica Musio (docente di calcolo delle probabilità nel corso di laurea in Matematica dell’università di Cagliari, nonché attrice teatrale).
L’incontro si svolgerà anche con le letture, da parte di Dafne Satta, di alcuni brani di Borges e il coordinamento di Roberto Paracchini (giornalista scientifico e ideatore della rassegna).
Articolazione complessiva del progetto
Il progetto è finalizzato alla promozione della lettura e alla diffusione della cultura attraverso 60 appuntamenti ed eventi interdisciplinari della durata complessiva di 8 mesi: da marzo a novembre. Coinvolti 38 ospiti di chiara fama nazionale ed internazionale fra scrittori, docenti, scienziati, illustratori, artisti, narratori, musicisti, attori, giornalisti, saggisti e registi.
In programma: una Rassegna Cinematografica “Cinema e Fantascienza” di 25 proiezioni, 8 dibattiti legati ai film, 16 incontri letterari e presentazioni di libri dedicati alla narrativa di fantascienza contemporanea accompagnati da narrazioni e animazioni musicali, 3 riproposizioni teatrali/messinscene, un appuntamento musicale, una mostra del Fumetto, una mostra dei libri da cui sono tratti i film, un dibattito su “Scienza a Fumetto”, un dibattito sul libro “Lo schermo empatico”, un dibattito sul libro “La scienza della fantascienza”, un intervento-performance “Il Web e la Fantascienza”, un appuntamento dedicato alla “Tecnologie di stampa 3D”.
Sintesi delle tematiche
Sebbene nella storia della letteratura non manchino esempi di opere che possano costituire dei precedenti della fantascienza, gli inizi della fantascienza come genere letterario coincidono all’incirca con lo sviluppo della scienza e della tecnologia quale si annuncia nella seconda metà del diciannovesimo secolo.
Da un lato si ha il formidabile progresso della fisica, della matematica e della biologia nei primi due terzi del secolo scorso e, in parallelo, l’uso delle bombe atomiche nella seconda guerra mondiale e l’aumento del dislivello economico col sud del mondo. Da qui l’entusiasmo e lo scetticismo della fantascienza.
La fantascienza, nel cinema come nella letteratura, ha cercato di leggere (in positivo o in negativo) i possibili sviluppi del progresso tecnico-scientifico. Da qui l’idea di un discorso articolato in diversi linguaggi e multidisciplinare su “Scienza e fantascienza tra conoscenza, inquietudine e meraviglia” in cui quest’ultimo predicato, la meraviglia, diventa uno degli elementi più potenti e unificanti della cultura contemporanea: dall’immaginazione scientifica a quella artistica.
Oggi grazie ad altri impetuosi sviluppi scientifici (dalla gravità quantistica alle nuove teorie cosmologiche, dalle neuroscienze che zoomano sempre più in profondità nel nostro cervello, sino al cosiddetto secondo cervello o cervello viscerale), il quadro sta ulteriormente mutando e la meraviglia è diventata sempre più intrinseca alle scienze, e così Scienza e Fantascienza stanno sempre più perdendo la loro connotazione precisa in un virtuoso meticciato culturale.
Il progetto si avvale anche di un comitato scientifico composto dal genetista Edoardo Boncinelli, il neuroscienziato Gian Luigi Gessa, la linguista e filologa Cristina Lavinio, il fisico delle particelle elementari Giuseppe Mezzorani e il filosofo della scienza Silvano Tagliagambe.
Il tutto supportato anche da altre specifiche competenze (Gianni Olla, Bepi Vigna e Antonelo Zanda) e dalla collaborazione della Società Umanitaria – Cineteca Sarda, dell’associazione ScienzaSocietàScienza, dell’associazione Appariscienza e della Società Servizi Socioculturale.