Giovedì 28 aprile alle ore 18 nono appuntamento della rassegna culturale Scienza e fantascienza tra conoscenza, inquietudine e meraviglia promossa dalla Biblioteca Provinciale nell’ambito dei programmi di promozione della lettura, ideata e coordinata dal giornalista scientifico Roberto Paracchini.

Il nono incontro-dibattito si terrà presso la sala conferenze della Biblioteca Provinciale, parco di Monte Claro, ingresso in auto e a piedi da via Mattei.

Titolo dell’incontro: I linguaggi e la “formazione” della parola come  elemento simbolico nel cervello umano e le ipotesi di comunicazioni con di civiltà extraterrestri. Imparare a pensare è solo un procedimento logico o un qualcosa di più complesso “guidato” dalla parola come elemento simbolico prodotto dal cervello umano? In questo quadro che cosa può significare parlare di ipotesi di intelligenze extraterrestri? Ed ancora: è possibile affermare, in linea teorica, che un’intelligenza artificiale possa essere equipollente a quella prodotta dal cervello umano? Si tratta di un discorso legato “solo” ad algoritmi estremamente raffinati o vi sono anche altri elementi da considerare?.
Di questo e altro si parlerà durante l’incontro di giovedì 28 in Biblioteca Provinciale prendendo spunto dal libro di Mikael Niemi, Il manifesto dei cosmonisti, attraverso un dibattito col neuroscienziato Gaetano Di Chiara e il filosofo del linguaggio Gian Pietro Storari.
Le vicende narrate nel libro sono ambientate in un futuro non meglio definito, in un universo brulicante di vita. La voce narrante è quella di un cosmonista, un viaggiatore nello spazio per professione, che racconta le vicende che hanno condotto all’esplorazione privata dello spazio in cui si incontrano modi di essere e di vivere molto diversi e un’originale e intrigante storia degli androidi di uno dei tanti futuri possibili.

Gaetano Di Chiara, Università di Cagliari, neuroscienziato già allievo di Gian Luigi Gessa, ha ricoperto numerosi incarichi nazionali e internazionali, tra cui quello di Presidente della Federation of the European Neuroscience Societes (FENS).
Gian Pietro Storari, Università di Cagliari, filosofo della scienza, già allievo di Silvano Tagliagambe, coordinatore di vari progetti di ricerca, ha approfondito in particolare problemi legati alla filosofia dei linguaggi ed è docente di filosofia e teoria dei linguaggi.
L’incontro dibattito sarà coordinato da Roberto Paracchini (ideatore della rassegna), col supporto di Rossella Briganti e Antonella Pinna che illustreranno il libro.

Comunicato nono incontro [file .pdf]

Articolazione complessiva del progetto
Il progetto è finalizzato alla promozione della lettura e alla diffusione della cultura attraverso 60 appuntamenti ed eventi interdisciplinari della durata complessiva di 8 mesi: da marzo a novembre. Coinvolti 38 ospiti di chiara fama nazionale ed internazionale fra scrittori, docenti, scienziati, illustratori, artisti, narratori, musicisti, attori, giornalisti, saggisti e registi.

In programma: una Rassegna Cinematografica “Cinema e Fantascienza” di 25 proiezioni, 8 dibattiti legati ai film, 16 incontri letterari e presentazioni di libri dedicati alla narrativa di fantascienza contemporanea accompagnati da narrazioni e animazioni musicali, 3 riproposizioni teatrali/messinscene, un appuntamento musicale, una mostra del Fumetto, una mostra dei libri da cui sono tratti i film, un dibattito su “Scienza a Fumetto”, un dibattito sul libro “Lo schermo empatico”, un dibattito sul libro “La scienza della fantascienza”, un intervento-performance “Il Web e la Fantascienza”, un appuntamento dedicato alla “Tecnologie di stampa 3D”.

Sintesi delle tematiche
Sebbene nella storia della letteratura non manchino esempi di opere che possano costituire dei precedenti della fantascienza, gli inizi della fantascienza come genere letterario coincidono all’incirca con lo sviluppo della scienza e della  tecnologia quale si annuncia nella seconda metà del diciannovesimo secolo.
Da un lato si ha il formidabile progresso della fisica, della matematica e della biologia nei primi due terzi del secolo scorso e, in parallelo, l’uso delle bombe atomiche nella seconda guerra mondiale e l’aumento del dislivello economico col sud del mondo. Da qui l’entusiasmo e lo scetticismo della fantascienza.
La fantascienza, nel cinema come nella letteratura, ha cercato di leggere (in positivo o in negativo) i possibili sviluppi del progresso tecnico-scientifico. Da qui l’idea di un discorso articolato in diversi linguaggi e multidisciplinare su “Scienza e fantascienza tra conoscenza, inquietudine e meraviglia” in cui quest’ultimo predicato, la meraviglia, diventa uno degli elementi più potenti e unificanti della cultura contemporanea: dall’immaginazione scientifica a quella artistica.
Oggi grazie ad altri impetuosi sviluppi scientifici (dalla gravità quantistica alle nuove teorie cosmologiche, dalle neuroscienze che zoomano sempre più in profondità nel nostro cervello, sino al cosiddetto secondo cervello o cervello viscerale), il quadro sta ulteriormente mutando e la meraviglia è diventata sempre più intrinseca alle scienze, e così Scienza e Fantascienza stanno sempre più perdendo la loro connotazione precisa in un virtuoso meticciato culturale.

Il progetto si avvale anche di un comitato scientifico composto dal genetista Edoardo Boncinelli, il neuroscienziato Gian Luigi Gessa, la linguista e filologa Cristina Lavinio, il fisico delle particelle elementari Giuseppe Mezzorani e il filosofo della scienza Silvano Tagliagambe.
Il tutto supportato anche da altre specifiche competenze (Gianni Olla, Bepi Vigna e Antonelo Zanda) e dalla collaborazione della Società Umanitaria – Cineteca Sarda, dell’associazione ScienzaSocietàScienza, dell’associazione Appariscienza e della Società Servizi Socioculturale.