Giovedì 19 maggio alle ore 18 tredicesimo appuntamento della rassegna culturale Scienza e fantascienza tra conoscenza, inquietudine e meraviglia promossa dalla Biblioteca Provinciale nell’ambito dei programmi di promozione della lettura, ideata e coordinata dal giornalista scientifico Roberto Paracchini.
Il tredicesimo incontro-dibattito si terrà presso la sala conferenze della Biblioteca Provinciale, parco di Monte Claro, ingresso in auto e a piedi da via Mattei.
Dagli antichi greci e anche prima, il tema del libero arbitrio è stato oggetto di dibattiti e contese con spesso sullo sfondo le discussioni sul determinismo e l’indeterminismo individuale e/o sociale. Ma in che modo possiamo dire che i nostri processi deliberativi siano determinati oppure che non lo siano? E in che modo possiamo dire di avere sempre presenti i possibili corsi alternativi delle nostre azioni? Oggi, inoltre, le neuroscienze stanno dicendo che la nostra capacità di percepire e vivere nel mondo è solo in minima parte cosciente in quanto il settore non cosciente di noi stessi è molto più presente (e potente) di quella consapevole. Con in più il fatto che una serie di ricerche neuroscientifiche hanno verificato che la coscienza del compiere un’azione è successiva all’attivazione della parte del cervello atta a fare quell’azione. Insomma la questione “libero arbitrio” non è affatto scontata.
Di tutti questi problemi e di altri ancora si parlerà nel viaggio scientifico-culturale tra letteratura, filosofia e neuroscienze che si svolgerà giovedì 19 maggio alle ore 18 prendendo le mosse dal libro di Clelia Farris Nessun uomo è mio fratello con la presenza dell’autrice, della filosofa Anna Maria Loche e della neuroscienziata Micaela Morelli.
Il protagonista del romanzo, Enki Tath Minh, è un giovane contadino rimasto orfano di madre, che vive assieme al padre coltivando il riso in una piccola fattoria. Gli amici, la scuola, le ragazze, un’esistenza forse non eccitante ma nemmeno spiacevole, se non fosse per un importante particolare. Tath Ninh è una vittima, lo determina implacabilmente la V che compare sul suo corpo, questo significa che da qualche parte una persona, che potrebbe essere chiunque, è il suo carnefice, qualcuno che porta una C corrispondente a quella, e solo a quella V. La legge permette ai Carnefici di assassinare la propria Vittima, logico quindi che queste ultime cerchino di nascondere la propria difficile condizione; tutti hanno, più o meno evidente, una C o una V impressa nelle carni, il segno appare arrivati ai dodici anni di età e tutti accettano il destino assegnato loro dal fato.
Ma Tath Ninh rifiuta il ruolo di rassegnato bersaglio, le sue esperienze lo portano a diventare prima un fuggiasco, poi un detective molto particolare, specializzato nello scoprire chi è il Carnefice di una particolare Vittima, un ribelle silenzioso che cerca di rovesciare i ruoli imposti.
Clelia Farris, Psicologa e scrittrice è considerata una delle scrittrici più interessanti e originali del panorama della fantascienza contemporanea.
Anna Maria Loche, Filosofa, professore ordinario nel dipartimento di pedagogia, psicologia, filosofia dell’università di Cagliari.
Micaela Morelli, Neuroscienziata, docente ordinario nel dipartimento di scienze biomediche dell’Università di Cagliari..
L’incontro dibattito sarà coordinato da Roberto Paracchini (ideatore della rassegna), con una introduzione al libro di Rossella Briganti.
Comunicato tredicesimo incontro [file .pdf]