Decorazioni del Palazzo Viceregio di Cagliari – Appendice

 

CONSIGLIO PROVINCIALE DI CAGLIARI – ATTI

Allegato E

Relazione della Deputazione Provinciale

1892

Seduta del 31 agosto

Relatore G. L. Mulas

«Non crede infine fuori proposito la Commissione vostra richiamare l’attenzione vostra sullo stanziamento che concerne la più decente decorazione della sala nuova destinata per le nostre adunanze. Poiché al certo ebbesi a conchiudere un buon affare coll’acquisto del palazzo, in cui per secoli si può dire siasi svolto il pensiero dei governi che presiedettero alle sorti non della sola Provincia, ma di tutta la Sardegna, in cui tante liete memorie si associano a delle tristi e dolorose, poiché questo palazzo costituisce ormai parte integrante del patrimonio provinciale, decorosamente se non con sfarzo lo si ha ad ornare. Ogni sardo di qualunque regione si accosterà sempre riverente allo ostello per tanti anni di Re della Sabauda schiatta, cui il rifugio ospitale offerto in esso poté preservare al più alto destino di riunire in una le sparse membra della famiglia italiana. Ogni sardo, ogni contribuente non troverà gettato il denaro che si dedichi a fissare nella volta o fra le pareti capaci della grande aula, col magistero dell’arte, il ricordo di qualche avvenimento o fatto più saliente delle vicende di quest’isola, che volgendo sempre il pensiero alla madre Italia, sempre si è studiato comportarsele fedele e meritevole di qualunque di lei riguardo».

 

Allegato C

Relazione della Deputazione provinciale. Opere pubbliche

1892

Seduta del 1° settembre

Relatore B. Piras

Ristauri del Palazzo della Provincia

È ben noto a tutti voi lo stato di abbandono e di vetustà in cui trovavasi il palazzo ora della Provincia quando l’Amministrazione ne fece acquisto dal Demanio dello Stato. Già la precedente Deputazione aveva proposto ed il Consiglio approvato, che venisse ricostituito, come lo fu, il braccio di ponente.

Resero quindi necessari i lavori di ristauro ora in corso: lo stato in cui si trovavano i tetti del braccio di levante; il dislivello dei pavimenti del secondo piano ed anche il loro cattivo stato; l’intricata disposizione dei passaggi che ne formavano quasi un laberinto; la irregolare e meno ordinata disposizione del pian terreno che lo rendevano quasi inutile per una parte di fronte al bisogno sempre crescente di nuovi e ben adatti locali pel disimpegno dei diversi servizi ai quali per legge è obbligo della Provincia di provvedere; infine essendosi occupata l’area dell’antica sala per le adunanze del Consiglio destinandola ad altri usi quando si costrusse il braccio di ponente, era pur necessaria la costruzione di una nuova sala corrispondente all’aumentato numero dei consiglieri.

L’importo presunto dei medesimi secondo il progetto d’appalto, e compresa una somma di lire 4,725,30 a disposizione dell’Amministrazione, più l’importo dei materiali utilizzabili, ascendeva a L. 59,000,00.

La somma d’appalto depurata dal ribasso d ‘asta risultò di L. 48,847,23.

Altri lavori ordinati con perizia suppletiva L. 11,654,81.

Totale L. 60,502,04. Dalla quale somma di L. 60,502,00 deducendosi l’importo dei materiali provenienti dalle demolizioni, consegnati all’impresa, per L. 1,560,00, la spesa effettiva risulta di L. 58,942,00 ossia entro i termini del progetto.

Però non si erano potuti comprendere nell’appalto, secondo la relazione unita al progetto, i lavori di pittura dei diversi locali ed altri lavori da eseguire per conto diretto dell’Amministrazione per i quali la vostra Deputazione approvava in seduta del 2 corrente la relativa perizia del Direttore dei lavori,

previo accordo col pittore decoratore, giusta il preventivo N.3-B per l’importo complessivo di L. 3,600,00. Si ha una totale spesa di L. 62,542,00.

Prelevando tale somma dallo stanziamento del bilancio del 1891 di L. 70, 000, 00 resterebbero disponibili L. 7,458,00. Su tale stanziamento vanno pure ad imputarsi i seguenti pagamenti:

Per due specchi ovali nella sala di ricevimento L. 900,00.

Finimenti per detta sala L. 500,00.

Arredamento della sala attuale della Deputazione, tutto compreso L. 1,500,00.

Totale L. 2,900,00.

E si ha quindi un residuo di L. 4,558,00.

A questa somma di L. 4,558,00 aggiungasi quanto resta disponibile sul fondo di riserva per l’esercizio 1892 (si stanziarono L. 60,000 sulla incertezza che lo stanziamento per le strade provinciali risultasse insufficiente) L. 25,000,00.

Si hanno disponibili in tutto L. 29,558,00.

Si propone quindi alla vostra deliberazione che dalla detta somma abbiano a prelevarsi:

1) Per serraglie di porte e finestre e pavimento in marmo per la sala del Consiglio come dalla perizia N. 1 L. 13,558,40.

2) Per la decorazione delle pareti e volta della stessa sala, a completamento della somma di L. 13,600 proposte nel bilancio 1893 L. 12,400,00.

3) Per rimettere i parati della sala rossa e del gabinetto attiguo, inquadrandoli con cornici di legno dorato, pulitura e ristauro dei palchetti, palchetti nuovi per altre due sale, riduzione di porte a due battenti, tubazione pel gas, collocazione e riattamento di lampade per le diverse sale, come da perizia N.3-A dell’ufficio tecnico del 6 Agosto corrente L. 28, 731,84.

Restano disponibili per altre spese eventuali L. 866,16.

 

 

Compiute tali spese, quella parte del Palazzo adibita per gli uffici provinciali sarà completamente arredata, ad eccezione della sala gialla dove ora siamo riuniti; per la quale secondo calcoli di massima occorrerebbe una spesa di L. 1500 per la costruzione del soffitto attualmente di tela, riadattamento dei parati, formazione dello zoccolo e fascia di coronamento, ristauro degli attuali mobili; potrebbe forse anche questo eseguirsi nel corso degli attuali lavori se si verificasse all’atto pratico qualche economia nelle altre sale.

 

 

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