Provincia di Cagliari: Ambiente & Civiltà  – CAPITOLO I – GEOGRAFIA E TERRITORIO

Angela Terrosu Assole: Geologia della Sardegna meridionale

 
La formazione della provincia di Cagliari e gli aspetti del suo paesaggio naturale

L’Italia giaceva ancora sotto il livello del mare, e con essa tutti gli altri paesi che oggi si affacciano sul Mediterraneo occidentale, quando all’inizio del Paleozoico, per effetto di forti spinte tra verticali e orizzontali, in corrispondenza di quell’area che doveva divenire la Sardegna sud-occidentale, si ebbe l’emersione di un vasto territorio in precedenza formatosi per il lento e continuo depositarsi sui fondali marini di alghe, di gusci e di scheletri di animali.

Questo territorio, costituito essenzialmente di roccia calcarea, sovente anche metallifera (prende il nome di calcare la roccia che si genera in ambiente marino mediante gli apporti sopra elencati), era destinato a costituire per qualche milione di anni una grossa isola per poi dare luogo alle strutture montuose dell’Iglesiente e del Sulcis e così giungere sino a noi attraverso vicissitudini e trasformazioni varie.

Dopo un lungo trascorrere del tempo, ma pur sempre nel Paleozoico, nuove spinte hanno portato al fuoriuscire dal mare di altri territori che, essendo andati a situarsi laddove oggi si trovano il Sarrabus e il Gerrei, diede inizio alla vita del tratto più occidentale della provincia. Anche questa volta si è trattato di terreni prevalentemente calcarei seppure spesso modificati e ridotti ad una roccia alquanto più tenera chiamata schisto dalle perturbazioni che ne hanno accompagnato la nascita. Si ricordano, a titoli di esempio, le morbide groppe del Monte Ollasteddu (Salto di Quirra) o quelle delle alture che, nel Gerrei, si trovano in corrispondenza degli abitati di Ballao e di Villasalto.

La legatura fra i due blocchi emersi è avvenuta assai lentamente e per effetto di apporti diversi fra loro.

A operare la saldatura di base è stato un processo che in termini tecnici viene detto “intrusione granitica”. Si tratta di un processo che si è svolto totalmente al di sotto della crosta terrestre ed ha provocato l’ascendere, pur senza raggiungere la superficie, di una enorme massa di materiale
magmatico la quale, raffreddandosi lentamente, si è trasformata in roccia granitica. Poiché la direzione della massa in ascesa riguardò essenzialmente la Sardegna (ma anche la Corsica e le Alpi occidentali), tutta l’area della provincia di Cagliari, pur continuando a presentare una superficie emersa costituita da blocchi a sé stanti, in profondità è divenuta, da allora, un solo robusto e rigido insieme.

La saldatura delle terre di superficie ha richiesto tempi più lunghi.
 

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