Provincia di Cagliari: Ambiente & Civiltà
CAPITOLO I – GEOGRAFIA E TERRITORIO
Angela Terrosu Assole
Geologia della Sardegna meridionale
La posizione e la superficie
La provincia di Cagliari, la terza in ordine di grandezza fra le quattro in cui risulta amministrativamente diviso il territorio sardo, occupa il tratto più meridionale dell’isola. La sua superficie, comprese le isole minori (Sant’Antioco, San Pietro, Serpentara, ecc.), è pari a Kmq 6.895. Di questi, 4.827, ossia il 70%, sono dati da aree collinari, mentre 2.068, e quindi il 30%, sono espressi da superfici pianeggianti.
I nomi regionali
Conseguentemente al formarsi delle diverse estensioni di territorio che compongono la superficie della provincia di Cagliari e alla diversa utilizzazione che ne ha fatto l’uomo, oggi essa si presenta divisa in più tipi di paesaggio dalla caratteristiche fisiche, umane ed economiche molto diverse.
Gli abitanti, anche allo scopo di contraddistinguerli, hanno attribuito ad ognuno di questi paesaggi un nome particolare, desumendolo prevalentemente dall’appellativo del centro più grosso che si trovava nella rispettiva area. Così dal nome dell’antica città di Sulci, che stava nell’isola di Sant’Antioco, è derivato il nome regionale di Sulcis, usato per individuare il tratto sud-occidentale della provincia; dal nome della città di Iglesias è stata ottenuta la definizione di Iglesiente, attribuita al territorio che si trova a Nord-Ovest; dal nome del castello di Quirra ha acquisito il nominativo il territorio posto a Sud-Est che solitamente è detto Salto di Quirra. E forse dell’appellativo di qualche abitato sarebbe pure derivato il nominativo di Gerrei dato all’area situata nel centro orientale della provincia.
Altre volte, invece, l’origine dei nominativi va collegata all’ambiente fisico. Questo è avvenuto agli effetti del nome di Campidano col quale le genti hanno inteso segnalare sia l’andamento piatto che è proprio di questa pianura sia la sua propensione ad essere utilizzata mediante il lavoro dei campi. Il nome di Marmilla andrebbe invece riallacciato alle forme mammellonari presentate dalle groppe dei suoi morbidi colli e quello di Parte Olla alla abbondanza di piante produttrici di olio.
Per quanto riguarda il nome di Trexenta (leggi Tresgenta), infine, si pensa che derivi dalla fittezza di villaggi che avrebbero caratterizzato il suo territorio in un passato molto lontano.
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