Provincia di Cagliari: Ambiente & Civiltà  – CAPITOLO I – GEOGRAFIA E TERRITORIO

Siro Vannelli: Il territorio e la flora

 

Un confronto con la situazione generale dell’isola pone in rilievo la relativamente scarsa diffusione della sughera che mostra preferenza per le stazioni con precipitazioni comprese fra 700 e 900 mm. La presenza di soli due grossi addensamenti forestali di questa specie in corrispondenza dell’Iglesiente e dell’altopiano della Giara di Gesturi e la sua rarefazione nelle formazioni vegetali termo-xerofíle sono una valida conferma. Gli studiosi non riconoscono alla sughera una propria fase climax e sono propensi a ritenerla favorita da una azione antropica moderata sulle formazioni di leccio e di sclerofille mediterranee nelle quali è frequentemente ospitata come specie accessoria.

Altra parallela osservazione riguarda la ancor più scarsa presenza della roverella, della quale apprezzabili formazioni sono rilevabili sulle pendici e sull’altipiano della Giara di Gesturi e, ancor di più nella zona di Orroli, paese che da tale quercia trae il nome.

Nella Sardegna meridionale si trovano invece i relitti nuclei di una quercia a temperamento xerofilo e cioè di Quercus coccifera (landiri marru). Gruppi sparsi di questa specie sono presenti nelle aree dunali e retrodunali delle coste occidentali (Porto Pino, Buggerru – Portixeddu, Fluminimaggiore) con propagini verso l’interno (Capoterra, Uta, Pabillonis, Furtei e Guasila).

Caratteristica generale della flora sarda è la scarsità di conifere. Nella parte meridionale dell’isola, oltre ai citati tre ginepri contiamo il tasso (Taxus baccata, longufresu) relegato tuttavia in un ristretto territorio sulle montagne di Pula e le due sole stazioni sarde di pino d’Aleppo (Pinus halepensis), una a Porto Pino e l’altra in varie località dell’isola di S. Pietro. Sulle dune semiconsolidate di Buggerru-Portixeddu il pino domestico (Pinus pinea – compingiu), probabilmente introdotto da vari secoli, fornisce un interessantissimo esempio di rinnovazione spontanea formando soprassuoli forestali disetanei.

Lungo i corsi d’acqua si possono trovare formazioni di ontano nero (Alnus glutinosa, abiu), di salici (Salix pedicellata, alba e aurita) e di pioppi (Populus alba e italica) accompagnati da coorti di erbe ed arbusti igrofili. Notevole fra questi, per la bella fioritura in luglio, è l’agnocasto (Vítex agnuscastus, pibiri sardu). Interessante la presenza nelle zone fresche del Campidano di un pioppo di probabile introduzione dall’Africa settentrionale e cioè del Populus hickeliana, dal tipico fogliame subrotondo e portamento piangente. È questa specie che forma il celebre viale di pioppi che da Oristano conduce al ponte sul Tirso.

Lungo i corsi d’acqua e negli alvei si sviluppa poi un tipo particolare di macchia primaria (Nerion) caratterizzato da oleandro (Nerium oleander, leunaxi) e da tamerici (Tamarix gallica e africana, tramatzu).

Macchia primaria quella caratterizzata dall’oleandro e, quindi, diversa da quelle originate per alterazione ad opera dell’uomo di macchie primarie o di altri più evoluti tipi di vegetazione. Le macchie secondarie variano fra di loro per la composizione floristica e per l’altezza (macchia bassa sino a m. 1,5-2, macchia alta o macchia foresta sino a m. 4).

Si distingue cosi una macchia alta ad Arbution, floristicamente dominata da corbezzolo, filliree, Erica arborea, in cui può essere presente anche del leccio, costituente uno stadio intermedio di degradazione e capace quindi, se indisturbata, di solleciti ritorni alla lecceta.

Una sua variante è la macchia ad alloro (Laurus nobilis, lau) presente peraltro su limitati territori in agro di Iglesias e Fluminimaggiore.

Uno stadio di maggiore degradazione è costituito dal Genisteion, macchia bassa di arbusti spinosi con accentuato habitus elio-xerofilo, caratterizzata floristicamente da Calycotome villosa (tiria), Asparagus albus, Rosmarinus offíicinalis (zìppiri), Genista ephedroides e corsica. Le possibilità evolutive di questo stadio dipendono dalla possibilità di realizzare accumuli di sostanza organica.

 

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