FlyerArmiamociePartiteArmiamoci è partite! è il titolo della rassegna culturale promossa dalla Biblioteca Provinciale Emilio Lussu e organizzata dal Teatro Impossibile. Gli appuntamenti in programma sono sette: da martedì 5 a giovedì 21 luglio, alle ore 20, in Biblioteca Provinciale, Parco di Monte Claro, ingresso in auto e a piedi da via Mattei.
Si tratterà di sette serate a tema, nel corso delle quali saranno affrontati argomenti connessi alla guerra e alle migrazioni. Talvolta l’attinenza sarà diretta e immediata, in altre occasioni il percorso sarà più tortuoso e suggestivo. Ogni appuntamento prevede un ospite speciale e vedrà la compagnia impegnata con letture e animazioni teatrali.

Si inizia martedì 5 luglio, ore 20. Titolo dell’appuntamento Viaggio al termine della notte: i migranti raccontano, con l’Associazione Casa Emmaus e Giacomo Dessí del Presidio Piazzale Trento. Verrà raccolta la testimonianza di alcuni ragazzi arrivati in Europa dopo essere sopravvissuti alle guerre, al terrorismo, al deserto e a drammatiche navigazioni. Hanno meno di diciotto anni e racconteranno cosa voglia dire essere rifugiati politici oggi, incrinando magari qualcuna delle nostre certezze. Lo faranno nella loro lingua, che verrà tradotta in italiano, inglese, francese e LIS.

Premessa
Ci sono dei periodi in cui, per gli intellettuali e gli artisti, è più evidente la volontà di provare a costruire tutti insieme una riflessione, o almeno di strutturare una piattaforma in cui il pensiero sia frutto di una cooperazione fattiva e costante, e attinga alle singole intelligenze senza sostituirvisi. Aiutati dalle distanze temporali, riusciamo quindi a leggere i movimenti, gli stili, le tendenze di massima dei decenni e dei secoli alle nostre spalle.
Chiunque si sia approcciato alla realtà e alla sua narrazione, in questi ultimi anni, non ha potuto fare a meno di considerare elementi come i conflitti culturali e religiosi, i flussi migratori, i divari socio-economici all’interno di ogni contesto territoriale e tra macro aree. L’immagine di un caotico universo di oggetti in costante movimento a cui ci ha abituato la costante riflessione di Bauman, nell’ultimo periodo, sembra indurre a un’uscita dalla riflessione individualistica e introspettiva e rendere necessario uno sguardo che dia ragione della complessità.
Il 2015 è stato l’anno in cui abbiamo sentito l’eco della guerra avvicinarsi alle nostre case: siamo stati costretti dai fatti a dare una sostanza e una consistenza a nomi, formule, acronimi, volti che fino a poco prima erano poco più che il rumore di fondo generato dai mezzi di comunicazione. In pochi mesi abbiamo imparato una gran quantità di cose su paesi e popoli lontani dai nostri confini geografici e valoriali. Bene: come stiamo usando queste nuove informazioni?
Al momento in cui scriviamo non siamo in grado di prevedere cosa accadrà nei prossimi mesi, nei prossimi anni: attualmente abitiamo un limbo contraddittorio. Non siamo in guerra ma vendiamo armi e inviamo contingenti; promuoviamo idee umanitarie, ma non riusciamo a definire il limite tra accoglienza e sicurezza; siamo convinti che il mondo sia cambiato ma non riusciamo ad abbandonare certezze e privilegi di un passato che dichiariamo di esserci lasciati alle spalle.
Se volessimo cercare una metafora teatrale, diremmo che un po’ per paura, un po’ per neghittosità continuiamo a recitare la parte che abbiamo sempre interpretato nonostante siano mutati opera e attori, e che preferiamo i nostri vecchi fondali dipinti ai nuovi, più funzionali e adeguati.
Non ci sottraiamo al dibattito, ma difficilmente riusciamo a dar seguito alle nostre dichiarazioni. Armiamoci e partite, insomma.

La Rassegna
Si tratterà di sette serate a tema, nel corso delle quali saranno affrontati argomenti connessi alla guerra e alle migrazioni. Talvolta l’attinenza sarà diretta e immediata, in altre occasioni il percorso sarà più tortuoso e suggestivo. Ogni appuntamento prevede un ospite speciale e vedrà la compagnia impegnata con letture e animazioni teatrali.
Dei naturalisti guideranno il pubblico a conoscere meglio le grandi migrazioni animali, che scrivono da millenni la storia del nostro pianeta, e ci aiuteranno a riflettere sul nostro ecosistema; una serie di associazioni impegnate nell’ambito della promozione della cultura della pace e dell’equità sociale ci spiegheranno cosa sia la guerra vista da vicino. Ospiteremo una associazione che pratica giochi di guerra simulata; avremo poi I Supereroi, una band che ripropone le più conosciute sigle dei cartoon e dei manga televisivi, che ci offrirà l’occasione per riflettere sulla guerra attraverso le icone post moderne e le nuove mitologie industriali; storici e esperti di letteratura, negli spazi dell’ex roseto, racconteranno La Guerra delle Rose: la nostra compagnia, a corredo del racconto, metterà in scena alcuni brani tratti dal grande repertorio shakespeariano che raccontano il lungo conflitto tra York e Lancaster; il complesso canoro Studium Canticum ci condurrà a riflettere sull’evoluzione del gusto e le contaminazioni culturali con una formazione di sessanta cantori e venti orchestrali cui è affidato il compito di raccontare le migrazioni musicali degli ultimi secoli; la recente traduzione di Giovanni Muroni del capolavoro di Cervantes in lingua sarda (Don Chisciote de sa Màntzia), ci offrirà l’opportunità di proporre alcuni dei più celebri passi dell’opera, e parlare delle Guerre Contro I Mulini A Vento; infine, raccoglieremo la testimonianza di alcuni ragazzi arrivati in Europa dopo essere sopravvissuti alle guerre, al terrorismo, al deserto e a drammatiche navigazioni. Hanno meno di diciotto anni e racconteranno cosa voglia dire essere rifugiati politici oggi, incrinando magari qualcuna delle nostre certezze. Lo faranno nella loro lingua, che tradurremo in italiano, inglese, francese e LIS.

Comunicato Armiamoci e Partite! [file .pdf]

Locandina Armiamoci e Partite! [file .jpg]