Corso di formazione “Biblioterapia applicata nella formazione e nell’educazione”
La Biblioteca Lussu organizza un corso di formazione sulla biblioterapia applicata alla formazione e alla educazione e sulla biblioterapia nella pratica pedagogico-didattica.
Il corso di formazione è parte di un progetto più ampio, denominato “Curare la mente”, finanziato dal Ministero della Cultura.
Destinatari:
bibliotecari, operatori culturali, educatori, persone che posseggono già esperienza in materia di libri e biblioteche, iscritti alla biblioteca.
Calendario temi ed incontri:
(luogo dell’incontro nonché per eventuali variazioni consultare il calendario eventi)
1. La biblioterapia pedagogica come strumento di cooperazione tra agenti educativi
in presenza Sabato 5 Aprile (orario 9:15 – 13:15) presso la Biblioteca E. Lussu
2. Biblioterapia clinica e biblioterapia dello sviluppo: quale postura educativa per ogni pubblico
su Zoom (*) Giovedì 17 Aprile (orario 16:30 – 18:30)
3. Biblioterapia come appropriazione di cultura: coltivare esseri umani e far fiorire
in presenza Sabato 3 Maggio (orario 9:15 – 13:15) presso la Biblioteca E. Lussu
4. Tipi di ausili didattici e materiali narrativi nell’era del digitale
su Zoom (*) Giovedì 15 Maggio (orario 16:30 – 18:30)
5. Biblioterapia come nuovo modo di imparare e non di insegnare
in presenza Giovedì 29 Maggio (orario 9:15 – 13:15) presso la Biblioteca E. Lussu
(*) il link per il collegamento alla piattaforma Zoom sarà comunicato per email qualche giorno prima.
Formatrice:
Dott.ssa Irene Monge, filosofa della narrazione e counselor, docente di filosofia della narrazione all’Università degli Studi di Verona presso il master di I livello di Biblioterapia.
Iscrizioni: chiuse il 3 aprile.
La partecipazione agli incontri è gratuita.
Per informazioni contattare il reference della Biblioteca E. Lussu al 070 4092901 oppure scrivere a info@bibliotecamonteclaro.it
Locandina del corso: apri/scarica
Gli incontri e il programma
1. La biblioterapia pedagogica come strumento di cooperazione tra agenti educativi (4 ore in presenza)
La biblioterapia pedagogica come strumento di cooperazione tra agenti educativi. Se si mette a fuoco lo sviluppo personale e sociale di ogni essere vivente, in tutte le fasi evolutive e di vita, l’approccio integrato della biblioterapia e della pedagogia permette di enfatizzare il processo individuale di ogni lettore. In tale direzione la biblioterapia – esperita in gruppo – diviene strumento di orientamento per guidare le persone alla propria autorealizzazione, promuovendo una costruzione del concetto di sé, una risposta a bisogni affettivi, cognitivi e sociali, e un’educazione emotiva relazionale.
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- Definizione e sperimentazione del processo psicodinamico della biblioterapia
- Punti di forza e limiti dello stare in gruppo
- Stimolare la capacità di attivazione di risorse personali e di gruppo
2. Biblioterapia clinica e biblioterapia dello sviluppo: quale postura educativa per ogni pubblico (2 ore online)
I temi che verranno affrontati partono da un concetto di educazione inclusiva che promuove un’azione personalizzata, progettata su misura per tutti. La biblioterapia dello sviluppo nello specifico verrà approfondita come approccio e processo di educazione permanente, innovativo ed equo: applicazione di meccanismi di rinforzo e supporto, attenzione individualizzata, adattamento a ritmi diversi, selezione e attivazione di varie risorse e strategie, potenziamento della responsabilità condivisa nelle relazioni e nella comunicazione.
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- Distinzione tra biblioterapia clinica e biblioterapia dello sviluppo
- Confronto di target differenti a cui rivolgere la biblioterapia
- Utilizzo di strategie comunicative: feedback motivazionale e analisi transazionale
3. Biblioterapia come appropriazione di cultura: coltivare esseri umani e far fiorire (4 ore in presenza)
Il linguaggio orale è da sempre stato la nostra forma principale di accesso alla conoscenza; le nostre relazioni sociali quotidiane avvengono principalmente attraverso la parola parlata. Gli individui e i gruppi umani hanno il compito complesso, ma “entusiasmante”, di costruire in modo permanente il senso delle loro rappresentazioni e la legittimità delle loro pratiche. La conoscenza può quindi essere definita come un processo dialettico in cui si produce una costruzione di significati in tutti quegli spazi vitali in cui si muove sia la comunità che l’individuo solo. Per la costruzione di questa conoscenza rilevante è molto importante realizzare raggruppamenti adeguati, sia per ottenere un processo ottimale di apprendimento, sia per stimolare i processi sociali e la partecipazione.
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- Parola come suono e parola come ambiente
- Il linguaggio e le sue metafore: la parolaterapia
- Il linguaggio come mezzo e non come fine: dall’alfabetizzazione codificata all’alfabetizzazione emergente
4. Tipi di ausili didattici e materiali narrativi nell’era del digitale (2 ore online)
I supporti didattici sono oggetti fisici che veicolano informazioni codificate attraverso forme e sistemi di simboli che forniscono al soggetto una specifica esperienza di apprendimento. A seconda della natura tecnologica e simbolica del mezzo si possono incontrare: mezzi di manipolazione (albi illustrati, libri pop up, fanzine ecc.); mezzi di stampa (libri, carte narrative, ecc.); media audiovisivi e uditivi (audiolibri, podcast, social, ecc.); mezzi digitali (ebook, blog, ecc.).
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- Libro come oggetto passivo
- Libro come oggetto attivo
- Libro come strumento multimediale
5. Biblioterapia come nuovo modo di imparare e non di insegnare (4 ore in presenza)
Per rispondere alla domanda su come insegnare, bisogna prima rispondere alla domanda su come imparare. Parlare di apprendere ha la sua importanza perché le parole che si utilizzano condizionano le attitudini e i comportamenti. L’utilizzo della biblioterapia permette di riconoscere la dimensione emotiva dell’apprendimento, includendo e stimolando la motivazione, l’interesse, le capacità creative e la comunicazione.
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- Il cooperative learning e il learning by doing
- L’apprendimento centrato sulla domanda o sul problema
- La biblioterapia nella comunità educante