Informativa sul trattamento dei dati personali

Informativa sul trattamento dei dati personali

L'informativa è resa ai sensi degli artt. 13 e ss. del Regolamento UE 2016/679  "relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e del D. Lgs 101/18 a coloro che interagiscono con i servizi web della Città metropolitana di Cagliari, accessibili a partire dall’indirizzo www.bibliotecamonteclaro.it, corrispondente alla Home Page del Sistema Bibliotecario di Monte Claro  della Città Metropolitana di Cagliari.Questa informativa è resa esclusivamente per il sito del Sistema Bibliotecario di Monte Claro e non anche per altri siti web che possono essere consultati dall’utente tramite link.
 
Finalità del trattamento
I dati personali saranno trattati in relazione ai servizi offerti dal Sistema Bibliotecario di Monte Claro attraverso il proprio portale, esclusivamente per le finalità che rientrano nei compiti istituzionali e di regolamento del Sistema e di interesse pubblico o per gli adempimenti previsti da norme di legge o di regolamento. Nell’ambito di tali finalità il trattamento riguarda anche i dati relativi alle iscrizioni/registrazioni al portale necessari per la gestione dei rapporti con gli utenti del Sistema Bibliotecario, nonché per consentire un’efficace comunicazione istituzionale e per adempiere ad eventuali obblighi di legge, regolamentari o contrattuali.
 
Luogo e modalità del trattamento
Il trattamento dei dati connessi ai servizi web del sito si svolge prevalentemente presso la Città Metropolitana di Cagliari - Sistema Bibliotecario di Monte Claro. Con riferimento ai dati trattati, la Città metropolitana di Cagliari informa che:
  • il trattamento dei dati personali è finalizzato all\'esecuzione di compiti di interesse pubblico o comunque connessi all’esercizio dei poteri pubblici, di competenza della Città metropolitana di Cagliari in base a norme di leggi, Statuto e regolamenti;
  • il trattamento dei dati particolari è effettuato in base a norme di legge, Statuto e regolamenti per motivi di interesse pubblico rilevante;
  • il trattamento è effettuato con strumenti telematici e/o manuali;
  • il conferimento dei dati è facoltativo, ma necessario per il corretto svolgimento dell'istruttoria e degli adempimenti procedimentali o per l’erogazione del servizio;
  • il mancato conferimento di alcuni o di tutti i dati richiesti può comportare l'interruzione del procedimento o del servizio;
  • in relazione al procedimento e alle attività correlate, la Città metropolitana di Cagliari può comunicare i dati acquisiti ad altri Enti pubblici o privati competenti, nei casi previsti da norme di legge, Statuto, regolamenti;
  • i dati saranno trattati dal responsabile della struttura organizzativa, da suoi collaboratori incaricati, previo idonee istruzioni, o da imprese espressamente nominate come responsabili del trattamento; tali soggetti assicurano livelli di esperienza, capacità e affidabilità tali da garantire il rispetto delle vigenti disposizioni in materia di trattamento, compresa la sicurezza dei dati;
  • i dati saranno conservati per un periodo non superiore a quello previsto dalla base normativa che legittima il trattamento e in conformità ai termini stabiliti dal piano di conservazione approvato con decreto del Sindaco Metropolitano n.31 del 03 aprile 2017; a tal fine, anche mediante controlli periodici, viene verificata la stretta pertinenza, non eccedenza e indispensabilità dei dati trattati;
  • i dati trattati sono soggetti alla normativa sul diritto di accesso, con le modalità e i limiti di cui alle leggi vigenti.
Tipologia e natura dei dati trattati
Dati forniti volontariamente dall’utente
L’invio facoltativo, esplicito e volontario di posta elettronica agli indirizzi indicati nei differenti canali di accesso al sito e la compilazione dei format (maschere) comportano la successiva acquisizione dell’indirizzo del mittente, necessario per rispondere alle richieste, nonché degli eventuali altri dati personali inseriti nella missiva. In tal caso i dati acquisiti saranno trattati esclusivamente per rispondere alle richieste degli utenti, per esempio, sull’utilizzo di un servizio, su problemi di connessione al sito, su problemi di navigazione al sito, su problemi di accesso ai servizi del sito o su problemi di accesso al proprio account.
 
Obbligo o facoltà di conferire i dati
L’utente è libero di fornire i dati personali riportati nei moduli di richiesta o comunque indicati in contatti con il Sistema Bibliotecario di Monte Claro  per l’invio di comunicazioni o di eventuale documentazione. Il mancato conferimento dei dati (es. dati anagrafici, indirizzo e-mail, numero telefonico) necessari a rendere il servizio può comportare l’impossibilità di ottenere quanto richiesto.
 
Destinatari dei dati
I dati relativi ai servizi on line non sono destinati a terzi o oggetto di comunicazione o diffusione, salvo che disposizioni di legge o di regolamento dispongano diversamente.
 
Trasferimento dei dati all’estero
I dati non vengono trasferiti a paesi terzi al di fuori dello Spazio Economico Europeo.
 
Titolare del trattamento dei dati personali
effettuato mediante il sito web è Sistema Bibliotecario di Monte Claro Città metropolitana di Cagliari Settore Istruzione e Servizi alla Persona Servizio Istruzione, Biblioteche e Cultura Via Cadello 9/b 1° piano - 09121 Cagliari pubblicaistruzione@pec.cittametropolitanacagliari.it Dati di contatto del Responsabile della protezione dei dati (Città Metropolitana di Cagliari) Dott. Renato Goretta - Telefono: 0187564442/+39 3357202482 - Email: goretta@gestaconsulenza.it - PEC: r.goretta@pec.it  
 
DIRITTI DELL'INTERESSATO
In base all’art. 15 e seguenti del Regolamento UE gli interessati (persone fisiche a cui si riferiscono i dati), possono esercitare in qualsiasi momento i propri diritti ed in particolare il diritto di accedere ai propri dati personali, di chiederne la rettifica o la limitazione, l’aggiornamento se incompleti o erronei e la cancellazione se raccolti in violazione di legge, nonché di opporsi al loro trattamento fatta salva l’esistenza di motivi legittimi da parte del Titolare. A tal fine è possibile rivolgersi al Titolare, oppure al Responsabile della protezione dei dati.
 
INFORMATIVA PRIVACY PER COMUNICAZIONI ISTITUZIONALI VIA E-MAIL
Ai sensi dell’art. 13 del Regolamento UE n. 2016/679 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al Trattamento dei Dati Personali, nonché alla libera circolazione di tali dati, si informano gli interessati che il trattamento dei dati forniti direttamente tramite portale web al fine di fruire dei servizi offerti o comunque acquisiti a tal fine, è effettuato dalla Città metropolitana di Cagliari, in qualità di Titolare del trattamento, ed è finalizzato unicamente all’espletamento delle attività connesse alla gestione delle comunicazioni istituzionali che includono l’invio di messaggi via e-mail agli indirizzi di posta elettronica forniti in sede di registrazione/iscrizione al portale.Il trattamento dei dati personali sarà pertanto effettuato anche con l’utilizzo di procedure automatizzate nei modi e nei limiti necessari per perseguire le predette finalità garantendo la sicurezza e la riservatezza dei dati stessi.I dati personali forniti in sede di registrazione/iscrizione al portale (nome, cognome, residenza, riferimenti telefonici, indirizzo e-mail, ecc.) sono utilizzati dai servizi di comunicazione di posta elettronica. Il conferimento di dati è obbligatorio e l’eventuale rifiuto preclude la possibilità di fruire dei servizi del Sistema Bibliotecario di Monte Claro. I predetti dati possono essere utilizzati anche per l’invio di comunicazioni istituzionali non strettamente connesse al servizio relativo all’iscrizione al portale ma compatibili con le finalità istituzionali. Agli interessati è comunque riservato il diritto di chiedere in qualsiasi momento la cancellazione dai servizi di comunicazione per posta elettronica.I trattamenti saranno effettuati dalle persone fisiche preposte alla relativa procedura e designate come incaricati. I dati raccolti non sono oggetto di comunicazione a terzi, fatta salva la possibilità che i dati siano conoscibili da soggetti che intervengono nella procedura di gestione delle attività opportunamente individuati ed eventualmente designati come Responsabili del trattamento.In base all’art. 15 e seguenti del Regolamento UE gli interessati (persone fisiche a cui si riferiscono i dati), possono esercitare in qualsiasi momento i propri diritti ed in particolare il diritto di accedere ai propri dati personali, di chiederne la rettifica o la limitazione, l’aggiornamento se incompleti o erronei e la cancellazione se raccolti in violazione di legge, nonché di opporsi al loro trattamento fatta salva l’esistenza di motivi legittimi da parte del Titolare.A tal fine è possibile rivolgersi al Titolare, oppure al Responsabile della protezione dei dati.

Informativa sull'uso dei cookie: Cookie Policy

Sempre attivi
I cookie necessari sono assolutamente essenziali per il corretto funzionamento del sito web. Questa categoria include solo i cookie che garantiscono funzionalità di base e caratteristiche di sicurezza del sito web. Questi cookie non memorizzano alcuna informazione personale.

Nessun cookie da mostrare

Cookie di tipo analytics, per mezzo dei quali si acquisiscono informazioni statistiche in merito alle modalità di navigazione degli Utenti. Tali informazioni sono trattate in forma aggregata ed anonima. Raccolgono e analizzano le informazioni sull'uso del sito da parte dei visitatori (pagine visitate, numero di accessi, tempo di permanenza nel sito, ecc.) per ottimizzare la gestione del sito. Tali informazioni sono trattate in forma aggregata ed anonima, e questi Cookie non raccolgono informazioni che possano identificare in qualche modo l'utente.

Nessun cookie da mostrare

 

Il Viceré del Bastione – Il secondo mandato (1726-1727)

 

Le misure proposte dal Saint Remy potevano sembrare particolarmente dure e repressive, ma in realtà erano le medesime che erano state prese in circostanze simili nei territori sabaudi di terraferma e non riflettevano un particolare accanimento nei confronti dei sardi. Ne avevano già fatto le spese per esempio i sudditi monregalesi che si erano ribellati a Vittorio Amedeo II durante la cosiddetta “guerra del sale” del 1680-82 e a tale episodio faceva riferimento lo stesso barone, che aveva partecipato da giovane alla repressione della sommossa, probabilmente militando sotto gli ordini del padre Vittorio Maurizio Pallavicino, marchese delle Frabose[223]. In una lettera al re del marzo 1727 nella quale ritornava sul caso di Ozieri, egli infatti ricordava che “come ho avuto l’onore di servire V.Maestà nella sedizione del Mondovì, cosi mi sono regolato in parte sopra le disposizioni et ordini di V.Maestà dati per mettere all’obbedienza quei Popoli, e sono in pensiero che potrà anche riuscire in questi, quando tutti agiscano con quel zelo e attività che si deve”[224]. Il sovrano da parte sua nel febbraio 1727 aveva approvato i provvedimenti presi dalla Reale Udienza, accogliendo anche alcuni suggerimenti del viceré[225].

L’ intervento del governo non impedì che a Ozieri la situazione rimanesse delicata, tanto che all’inizio dell’estate vi stazionavano 80 soldati e uno squadrone di dragoni[226]. Tuttavia per il Saint Remy il vero problema non era rappresentato dalla cittadina, bensì dalla vicina Sassari, “dove ancora regna il partito austriaco e il spagnolo e dove questo contagio è inveterato”; le fazioni esistenti nella città coinvolgevano infatti il territorio circostante nelle loro faide”[227]. Implicato nei torbidi di Ozieri era per esempio il conte di San Martino, quel Giovanni Valentino che non a caso era esponente di spicco dello schieramento filoimperiale e uno dei principali accusatori del giudice Lorenzo Pilo e che il viceré aveva deciso di confinare a Cagliari con altri esponenti della famiglia. Scrivendo a Torino nell’aprile 1727, il barone riteneva sempre più necessario “di tener lontano da Sassari tanto il Conte di S.Martino che Don Francesco Valentino suo fratello, non solamente per motivo della influenza che potrebbero dare alle parzialità di Ozier, ma anche per le nuove scoperte che si sono fatte delle malversazioni commesse dal detto Don Francesco Valentino nell’ufficio di subdelegato della Intendenza… e principalmente sopra li contrabbandi che si suppone essersi dal medesimo commessi a pregiudizio delle finanze di V.Maestà forse per più di 8 mila scudi”[228].

Nonostante che la questione dell’ordine pubblico, seppur apparentemente confinata nella parte settentrionale della Sardegna, continuasse a costituire una fonte di preoccupazione per le autorità, senza dubbio la riconciliazione con Roma fu un elemento di stabilizzazione per il regime sabaudo,
spingendo il governo piemontese a prendere nuove iniziative, miranti a rendere più solido il dominio dell’isola. In quest’ottica può essere per esempio interpretata la scelta di diffondere l’uso della lingua italiana, che prese corpo proprio durante il secondo viceregno del Saint Remy.

Al momento del suo avvento sul trono sardo Vittorio Amedeo II aveva affrontato con grande prudenza anche questo aspetto, ordinando il mantenimento dello spagnolo nei documenti amministrativi e l’introduzione progressiva dell’italiano[229]. Il viceré invece, che si basava su un sentimento diffuso a suo dire tra i ceti dirigenti, aveva manifestato un altro parere: “La mia modesta opinione”, notava il 22 luglio 1720, “è che io debba emanare gli ordini nel Regno in italiano e prestare l’atto di giuramento in latino”, mentre suggeriva di far insegnare la lingua italiana nelle scuole[230]. Nel gennaio 1721 la corte torinese ribadì il divieto di introdurre l’insegnamento dell’italiano a livello scolastico, “essendo peraltro assai naturale che debba introdursi insensibilmente da se stesso”[231]. In un momento in cui il possesso dell’isola appariva ancora incerto, il governo sabaudo intendeva evitare ogni brusco cambiamento e preferiva affidarsi a una graduale integrazione delle due culture. Al Pallavicino non restò altro che obbedire, salvo ribadire che secondo lui il metodo migliore per “introdurre la lingua italiana sarebbe che si studiasse in italiano, ma io non ho intenzione di fare alcun passo in questo senso, se non quando V. Maestà me l’abbia ordinato”[232]. Negli anni seguenti la questione non venne più sollevata e fu ripresa soltanto nella primavera 1726, allorché il Saint Remy fece ritorno in Sardegna[233].

 

38

© Città Metropolitana di Cagliari – Riproduzione vietata