Quinta settimana di proiezioni al parco di Monte Claro. Tre appuntamenti, tre proiezioni.
Mercoledì 20 e venerdì 22 luglio, ore 20:30, all’interno della Sala Polifunzionale del Parco di Monte Claro, per la rassegna “Guardarsi cambiare: Cagliari” in programma due proiezioni (ingresso gratuito).
≈ MERCOLEDÌ 20 ≈
Cagliari storie brevi (Giovanni Columbu, 2004, 32’+ 38’)
Una raccolta di storie brevi che descrivono luoghi, eventi e personaggi di Cagliari, capoluogo della Sardegna. Il documentario mostra le immagini del carnevale, del Venerdì Santo, della processione di Sant’Efisio, di una festa di aquiloni in riva al mare, di una gara di kiteboard, della Sella de Diavolo, degli stagni, dei vicoli e delle botteghe dei quartieri della Marina e di Castello. Lo spettatore è condotto in un viaggio all’interno di grandi eventi e di frammenti di vita quotidiana da cui affiora lo spirito dell’antica e moderna Capitale dell’isola.
≈ VENERDÌ 22 ≈
Karales (Giancarlo Cao, 2001, 87’)
Un viaggio alla ricerca di punti di orientamento per le vie della città di Cagliari, alla ricerca dei suoi tratti più significativi e profondi. Uno sguardo che si finge ignaro ed “esterno” si fa sempre più consapevole e “interno”. È nella dialettica di questi sguardi che la città prende forma e definisce il suo volto e la sua anima in un quadro a tutto tondo, frutto dell’integrazione di punti di vista – fisici e mentali – diametralmente opposti.
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≈ GIOVEDÌ 21 ≈
Quinto appuntamento della Rassegna Cinematografica “Blanc et Noir. Trent’anni di cinema francese (1934-1959)”. Ore 21 circa (al primo buio), Parco di Monte Claro, piazzetta della Cappella di Santa Maria Chiara, film in programma: Il Corvo, di Henri-Georges Clouzot. Film del 1943, 100’. Drammatico. Ingresso gratuito.
La vita tranquilla di una cittadina francese è turbata dall’arrivo di lettere, con le accuse più infamanti, che seminano sospetti, lutti, paura. Un medico principale bersaglio del “corvo” indaga e scopre il colpevole. Ritratto al vetriolo della piccola borghesia francese che fece scandalo perché prodotto durante l’occupazione tedesca. Crudelissimo anche se un po’ effettistico. Attori ammirevoli. Precursore del cinema nero.
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