Ogni mese una proposta, un suggerimento di lettura scelto fra i libri della Biblioteca Emilio Lussu della Città Metropolitana di Cagliari.
Brani tratti da romanzi, scritti autobiografici, gialli, classici della letteratura e novità bibliografiche, premi nobel, letti dai lettori volontari della Biblioteca Emilio Lussu.
Il decimo appuntamento riguarda la lettura di due brani tratti da “L’immoralista” e “La porta stretta” di André Gide.
L’autore
André Gide (Parigi, 22 novembre 1869 – Parigi, 19 febbraio 1951) è stato uno scrittore francese, premio nobel per la letteratura nel 1947.
I temi centrali dell’opera e la vita di André Gide sono stati affermare la libertà, allontanarsi dai vincoli morali e puritani, ricercare l’onestà intellettuale che permette di essere pienamente sé stessi, accettando la propria omosessualità senza venir meno ai propri valori.
Scrisse varie opere di stampo autobiografico e di narrativa ed espose spesso al pubblico il conflitto e, a volte, la riconciliazione tra le due parti della propria personalità, divise dalla rigida educazione e dalle meschine regole sociali ed etiche impostigli dalla società della sua epoca.
Il libro
“Sapersi liberare è niente: il difficile è saper essere liberi”: premette Michel al momento di iniziare il suo racconto. L’immoralista è appunto la storia di un tentativo di conquistare la libertà e di fondare su essa una nuova etica.
Da un rigoroso e acritico puritanesimo da benpensante, Michel è passato all’immoralismo, cioè al rifiuto sistematico e totale della morale tradizionale, la sola che conosca. Egli è virtualmente libero. Tuttavia, la rottura con il proprio ambiente, il proprio lavoro, i vecchi legami – che sembra essere la conseguenza immediata del cambiamento – si fa sentire.
È insomma lo stesso Gide, o meglio, una delle tante proiezioni di Gide, che nell’Immoralista è al tempo stesso Michel e Ménalque. Le basi su cui si edifica la nuova morale sono da una parte la critica all’ipocrisia e alla vigliaccheria che la morale tradizionale incoraggiano, dall’altra l’apologia della vita, e della vita felice.
Nel secondo romanzo La porta stretta Alissa percorre l’opposta strada di Michel.
La strada della rinuncia e dell’ascesi spirituale fino ad annullarsi nella morte. La contraddizione tra le due opere rispecchia esemplarmente il conflitto interiore di Gide e il loro senso finale sembra essere che tanto l’immoralismo, quanto la virtù conducono alla dannazione dell’aridità. Saggiamente, lo scrittore rinuncia a risolvere il contrasto optando per l’ambiguità.
Ascolta la lettura di Dario Cosseddu tratta dal romanzo L’immoralista
Dario Cosseddu, di Bolotana, da sempre innamorato dei libri, ha partecipato a diversi eventi legati alla lettura. Del libro Dario legge le pagine da 39 a 44.
Ascolta la lettura di Valeria Aresu tratta dal romanzo La porta stretta
Valeria Aresu cagliaritana, innamorata della lettura da sempre. Dopo il corso di lettura espressiva organizzato dalla Biblioteca Emilio Lussu, partecipa volentieri come volontario agli eventi di lettura. Del libro Valeria legge le pagine da 256 a 258.
Come trovare questo libro in biblioteca
L’immoralista e La porta stretta / Andre Gide – Firenze : Sansoni, 1967
Inventario: 76999, Collocazione: MAGAZZINO 0302-1531.
Se vuoi continuare la lettura e prendere in prestito il libro collegati alla pagina del servizio di prenotazione, oppure chiama allo 0704092901.
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