Giovedì 31 marzo alle ore 18 quinto appuntamento della rassegna culturale Scienza e fantascienza tra conoscenza, inquietudine e meraviglia promossa dalla Biblioteca Provinciale nell’ambito dei programmi di promozione della lettura, ideata e coordinata dal giornalista scientifico Roberto Paracchini.
Il quinto incontro-dibattito, dal titolo Pensare la natura ed essere “pensati” dalla natura, quando la natura diventa il Prometeo principale, si terrà presso la sala conferenze della Biblioteca Provinciale, parco di Monte Claro, ingresso in auto e a piedi da via Mattei.
L’essere umano è abituato a “dominare” la natura, ma ultimamente ci sono segnali di forte “insofferenza” da parte della natura verso questo tipo di dominio. Nello stesso tempo tutti noi siamo parte della natura e con questa viviamo in un rapporto non solo collettivo ma anche personale molto più stretto di quello che possa sembrare. Noi leggiamo l’ambiente in cui viviamo ma, nello stesso tempo, questo disegna la nostra mente. L’essere umano è tale in quanto è un essere sociale e culturale, quindi immerso nelle interrelazioni ambientali-naturali.
Di questi argomenti e di tanto altro si parlerà nell’incontro di giovedì 31 marzo coi due scienziati Giovanni Biggio ed Edoardo Boncinelli prendendo spunto dal libro Annientamento di Jeff Vandermeer, considerato uno dei più interessanti autori della fantascienza post cyberpunk. Il libro rappresenta il primo volume della “Trilogia dell’Area X”, un’opera insolita e non catalogabile, che lo scorso anno ha smosso il panorama fantascientifico internazionale scalando classifiche di vendita e ottenendo l’inatteso plauso della critica. Nell’opera, la cui voce narrante è una biologa, la protagonista più importante è la natura di questa misteriosa Area X, un territorio dove un fenomeno in costante espansione e dall’origine sconosciuta altera le leggi fisiche, trasforma gli animali, le piante, sembra manipolare lo stesso scorrere del tempo. Un luogo in cui l’essere umano sembra aver perso la sua primogenitura per diventare un qualcosa “pensato” dalla natura.
Giovanni Biggio, neuroscienziato, proveniente dalla scuola fondata da Gian Luigi Gessa (è stato il suo primo assistente). Tra i tanti incarichi Biggio è stato professore ordinario di Neuropsicofarmacologia, direttore del dipartimento di Biologia sperimentale, socio fondatore e segretario esecutivo della Società Italiana di Neuroscienze (dal 1984 al 1994), membro dell’European College of Neuropsychopharmacology (ECNP); presidente della Società Italiana di Neuropsicofarmacologia dal 2008 e membro dell’American College of Neuropsychopharmacology dal 2009. Biggio è considerato uno dei più autorevoli esperti nel meccanismo d’azione degli psicofarmaci.
Edoardo Boncinelli, genetista e divulgatore scientifico, dopo la laurea in fisica si è dedicato allo studio della genetica e della biologia molecolare con particolare riferimento allo sviluppo embrionale degli animali superiori e dell’uomo. L’approfondimento dei meccanismi di formazione dell’asse corporeo e della corteccia cerebrale ha portato la sua ricerca a intrecciarsi con le neuroscienze e con l’indagine delle funzioni mentali superiori. Tra I suoi tanti incarichi, ha diretto il laboratorio di biologia molecolare presso l’Istituto scientifico universitario “San Raffaele” e il Centro per lo studio della farmacologia cellulare e molecolare del CNR. Attualmente insegna biologia e genetica all’Università Vita-Salute “San Raffaele” (Milano). A lui e al suo gruppo di lavoro si deve l’individuazione di una famiglia di geni (detti geni architetti) atti al controllo del corretto sviluppo corporeo. Accanto all’attività di ricerca scientifica Boncinelli ha intrapreso una brillante carriera come saggista e divulgatore scientifico con all’attivo una cinquantina di libri.
L’incontro dibattito sarà coordinato da Roberto Paracchini (ideatore della rassegna), con la lettura di brani del libro fatte da Dafne Satta.
Articolazione complessiva del progetto
Il progetto è finalizzato alla promozione della lettura e alla diffusione della cultura attraverso 60 appuntamenti ed eventi interdisciplinari della durata complessiva di 8 mesi: da marzo a novembre. Coinvolti 38 ospiti di chiara fama nazionale ed internazionale fra scrittori, docenti, scienziati, illustratori, artisti, narratori, musicisti, attori, giornalisti, saggisti e registi.
In programma: una Rassegna Cinematografica “Cinema e Fantascienza” di 25 proiezioni, 8 dibattiti legati ai film, 16 incontri letterari e presentazioni di libri dedicati alla narrativa di fantascienza contemporanea accompagnati da narrazioni e animazioni musicali, 3 riproposizioni teatrali/messinscene, un appuntamento musicale, una mostra del Fumetto, una mostra dei libri da cui sono tratti i film, un dibattito su “Scienza a Fumetto”, un dibattito sul libro “Lo schermo empatico”, un dibattito sul libro “La scienza della fantascienza”, un intervento-performance “Il Web e la Fantascienza”, un appuntamento dedicato alla “Tecnologie di stampa 3D”.
Sintesi delle tematiche
Sebbene nella storia della letteratura non manchino esempi di opere che possano costituire dei precedenti della fantascienza, gli inizi della fantascienza come genere letterario coincidono all’incirca con lo sviluppo della scienza e della tecnologia quale si annuncia nella seconda metà del diciannovesimo secolo.
Da un lato si ha il formidabile progresso della fisica, della matematica e della biologia nei primi due terzi del secolo scorso e, in parallelo, l’uso delle bombe atomiche nella seconda guerra mondiale e l’aumento del dislivello economico col sud del mondo. Da qui l’entusiasmo e lo scetticismo della fantascienza.
La fantascienza, nel cinema come nella letteratura, ha cercato di leggere (in positivo o in negativo) i possibili sviluppi del progresso tecnico-scientifico. Da qui l’idea di un discorso articolato in diversi linguaggi e multidisciplinare su “Scienza e fantascienza tra conoscenza, inquietudine e meraviglia” in cui quest’ultimo predicato, la meraviglia, diventa uno degli elementi più potenti e unificanti della cultura contemporanea: dall’immaginazione scientifica a quella artistica.
Oggi grazie ad altri impetuosi sviluppi scientifici (dalla gravità quantistica alle nuove teorie cosmologiche, dalle neuroscienze che zoomano sempre più in profondità nel nostro cervello, sino al cosiddetto secondo cervello o cervello viscerale), il quadro sta ulteriormente mutando e la meraviglia è diventata sempre più intrinseca alle scienze, e così Scienza e Fantascienza stanno sempre più perdendo la loro connotazione precisa in un virtuoso meticciato culturale.
Il progetto si avvale anche di un comitato scientifico composto dal genetista Edoardo Boncinelli, il neuroscienziato Gian Luigi Gessa, la linguista e filologa Cristina Lavinio, il fisico delle particelle elementari Giuseppe Mezzorani e il filosofo della scienza Silvano Tagliagambe.
Il tutto supportato anche da altre specifiche competenze (Gianni Olla, Bepi Vigna e Antonelo Zanda) e dalla collaborazione della Società Umanitaria – Cineteca Sarda, dell’associazione ScienzaSocietàScienza, dell’associazione Appariscienza e della Società Servizi Socioculturale.